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Forse il titolo "A filo doppio", sillabato all'interno della raccolta "A filo d'oppio", allude anche all'allineamento su due colonne, che almeno per alcuni componimenti, come Frankfurt am Main ed Ecopensieri, invita a una doppia lettura: una lettura verticale (la colonna di sinistra, poi quella di destra) e una lettura orizzontale (la riga abbraccia le due colonne). Nascono così due testi diversi: il primo, per così dire, "normale", racconta, pone domande, riflette; il secondo promuove effetti di senso imprevedibili, procede per immagini rapide, figurativamente efficaci. Se non sbaglio, c'è qui il segno di un'ambiguità fondamentale che segna il mondo presente e che il poeta osserva con disincanto e, al tempo stesso, con vigile partecipazione. L'ambiguità si avverte ancora in @Simmetrie, prima sezione di questo coinvolgente e arguto canzoniere, dove alcune poesie si contrappongono: Essere libero e Essere a tempo, Incontro vs Scontroso. La stessa caratteristica ritorna in due brevi, ma significativi, componimenti: Bisogni corporali e Voglie sensuali; qui a notazioni scatologiche succedono umide sensazioni, entrambe sembrano esprimere una sorridente e, al tempo stesso, compassata autocritica.